Su di noi
L’associazione VitaAttiva è un’organizzazione non a scopo di lucro nata dall’iniziativa di Brigitte Wehrli (docente SUPSI) e Paolo Caccia (fisioterapista).
L’associazione ha sviluppato insieme ad un gruppo di professionisti dell’ambito sanitario un progetto per concretizzare nel locarnese un centro fitness specifico per la terza e la quarta età. Questo centro è basato sul concetto scientifico di allenamento cognitivo motorio sviluppato dal politecnico di Zurigo (ETH) e portato avanti da una sua azienda Spin Off (Dividat AG).
Scopo principale è quello di lavorare sulla prevenzione delle cadute.
Gli obbiettivi del nuovo centro del movimento promosso dall’associazione VitaAttiva sono però molteplici.
Fra questi ci sono il rafforzamento muscolare, il miglioramento dell’equilibrio, della capacità cardiovascolare e della mobilità, così come l’implementazione dell’interazione cognitivo-motoria.
Si vuole grazie a ciò avere un impatto anche sul benessere generale e la prevenzione dello sviluppo di malattie dell’età avanzata come quelle tumorali, le cardiopatie, ma anche diabeti di tipo due, ipertensione arteriosa o l’ipercolesterolemia.
Molte pubblicazioni scientifiche hanno provato che il movimento è in grado di avere un impatto preventivo importante sullo sviluppo di quest’ultimo come pure sul fronte della prevenzione delle cadute.
L’anziano che rimane in forma prevenendo lo sviluppo di determinate problematiche vive dunque meglio, rimane autonomo con una buona qualità di vita.
Il progetto è stato fortemente voluto e portato avanti dai fondatori dell’associazione proprio per intervenire su questi aspetti.
Il progetto, dal carattere pionieristico, intende garantire uno standard terapeutico e preventivo efficace e duraturo.
Per questo motivo il progetto viene sostenuto da importanti partners come Alvad (associazione locarnese e valmaggese di assistenza e cura a domicilio) e dall’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia.
L’associazione VitaAttiva sta inoltre instaurando interessanti sinergie con gli altri tre enti presenti all’interno del Polo Isolino (Pro Infirmis, Pro Senectute e l’asilo nido di Supsi) con l’intento di rendere la struttura del Polo molto legata e interattiva in favore non solo di chi vi abiterà ma dell’intera utenza.
Vi è in tal senso in progetto di impiegare delle persone con disabilità di Pro Infirmis presso la struttura del centro del movimento, di organizzare dei momenti dedicati ai fruitori del centro diurno di Pro Senectute e lo sviluppo di un progetto all’insegna dell’intergenerazionalità con l’asilo nido gestito da Supsi.
In progetto vi è pure uno specifico intervento preventivo da offrire alle madri che affideranno i figli all’asilo nido sul fronte delle problematiche della schiena a cui si può andare in contro dopo il parto.
All’interno del centro troveranno spazio anche un fisioterapista specializzato. Particolare attenzione è stata posta all’arredo interno che si è voluto dare al centro.
Quest’ultimo è specificatamente orientato al contatto sociale e alla natura, riprendendo un concetto voluto per favorire il benessere all’interno della clinica Rehab di Basilea e che vuole coordinarsi e riprendere il concetto naturalistico sviluppato e proposto da Pro Infirmis per la corte esterna del Polo.
Il centro del movimento ospiterà un massimo di 5 persone contemporaneamente, questo per seguire il principio di adeguatezza dello scopo terapeutico che si propone.